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“Soldi, impegno, fatica, ripetitivo, miglioramento, studiare, autonomia, vivere da soli”. Sono alcune delle parole che i ragazzini e le ragazzine delle scuole medie hanno associato alla loro idea di “lavoro”. È partita da questo brain storming, “Orienta” l’iniziativa organizzata il 4 dicembre da Marchesini Group nella sede di Pianoro, rivolta agli alunni della scuola secondaria di primo grado e ai loro genitori, con l’obiettivo di riflettere insieme sul lavoro del futuro e sulle competenze più utili. L’evento ha visto la partecipazione di oltre 200 persone: 115 mamme e papà, 96 dodicenni e tredicenni, alle prese con la difficile scelta della scuola superiore a cui iscriversi, fase della vita spesso confusa e piena di dubbi.
Marchesini Group ha deciso di ospitare in azienda un evento di orientamento per offrire alle famiglie e ai ragazzi un punto di vista diverso, più vicino al mondo del lavoro. Il pomeriggio è stato strutturato in due momenti: una visita in fabbrica tra le linee e le macchine per il confezionamento di farmaci e cosmetici, con i collaboratori del Gruppo a disposizione dei ragazzi per spiegarne il funzionamento e mostrare l’alto livello tecnologico della produzione, tra robot e intelligenza artificiale. A seguire, un confronto con Valentina Marchesini, direttrice Risorse Umane, Marketing, Comunicazione della multinazionale e Fabiana Andreani, esperta di orientamento e carriera per under 35, molta attiva anche su Instagram e TikTok.
“Per noi questo è un investimento sul futuro. Il punto è che non possiamo solo lamentarci della difficoltà di reperire professionalità tecniche specializzate, dobbiamo anche fare qualcosa. Da qui, l’intuizione di organizzare un evento di orientamento in azienda, pensato per i più giovani – spiega Valentina Marchesini - Ci piace molto avvicinare i ragazzi alla nostra realtà, aprire le porte della fabbrica per incuriosirli, far loro vedere cosa succede all’interno, accompagnarli nella quotidianità dell’azienda, cercando di togliere loro qualche dubbio, o forse, chissà, di farne nascere altri. L’iniziativa ha diverse finalità: da un lato raccontiamo quali sono le competenze più richieste, le professionalità di cui abbiamo più bisogno, e dall’altro proviamo a lanciare un messaggio sul valore della formazione in materie Stem, provando ad andare oltre il pregiudizio che la rilega a “istruzione di serie B”. Infatti, alcuni dei nostri migliori ingegneri, uomini e donne, prima dell’Università hanno frequentato gli istituti tecnici”.
Una riflessione che ha messo al centro il lavoro non come un’attività lineare che segue solo una direzione, ma come una strada piena di biforcazioni, fatta di possibilità di scelta, di cambiamento e di formazione continua. Tante le domande arrivate dai ragazzi e dai genitori, molti concentrati su quali priorità considerare nella scelta della scuola superiore: “È bene scegliere ciò che piace fare ora; ascoltare gli altri, genitori e insegnanti, ma alla fine i ragazzi devono fare di testa propria – ha sottolineato Fabiana Andreani - nella consapevolezza che si potrà sempre cambiare e che ogni percorso ha valore proprio perché è il percorso di ognuno”. E magari qualcuno, seppur ancora sui banchi delle medie, ha già scoperto di possedere un talento e di appassionarsi a qualcosa. Allora, se fosse così, esorta Valentina Marchesini, “lottate per quella passione, credeteci fino in fondo e fate del vostro meglio”.