Maggio 25, 2020SOLUTIONS

Una linea chiamata Apollo

Quello per la costruzione per il cliente Abbott della linea Apollo - nome impegnativo ma adatto al caso - è stato un progetto lungo e complesso. All’inizio, durante i contatti preliminari, prevaleva un certo pessimismo. Il problema non era tanto la complessità, ma il fatto che si trattasse di qualcosa al di fuori dall’ordinario.

Quella che il cliente chiedeva era una macchina mai costruita prima, che avrebbe dovuto confezionare un prodotto rivoluzionario: il nuovo Freestyle Libre per la cura del diabete, un patch che puntava a cambiare radicalmente la procedura di misurazione del glucosio nel sangue nei pazienti diabetici, migliorando in modo significativo la loro vita.

Si trattava di un progetto straordinario, che avrebbe richiesto almeno due anni di lavoro, tempo e numerose sperimentazioni. Accettammo.

Il piano di lavoro iniziale, anche per il numero di persone coinvolte, è cambiato più volte nel corso del tempo ma poi, giunto a termine, ha preso la forma di una futuristica macchina chiavi in mano prodotta in un solo esemplare; un mix  tra manifattura e tecnologia in cui, con la sola eccezione del sistema dati, ogni singola parte è stata prodotta da un unico fornitore.

A quello iniziale, sono seguiti altri ordini di nuove linee Apollo.