IBSA E MARCHESINI GROUP, UNA COLLABORAZIONE DI SUCCESSO RAFFORZATA DURANTE LA PANDEMIA

Per collocare l’inizio della lunga collaborazione tra il Gruppo IBSA e il Gruppo Marchesini, dobbiamo risalire agli ultimi anni ’70 del secolo scorso, quando l’azienda farmaceutica svizzera Inpharzam - creata  sotto la direzione generale del Dr. Arturo Licenziati - si mise alla ricerca di un fornitore di una linea per la ripartizione di granulari in bustine.

La scelta cadde su una piccola azienda meccanica del bolognese di proprietà di Massimo Marchesini, deciso ad affermare il suo brand nel difficile mercato delle macchine per il confezionamento dei prodotti farmaceutici, fino ad allora in mano a poche grosse aziende produttrici. 

La prima fornitura di attrezzature di produzione risale al 1980. Si trattava di un’imbustatrice in grado di riempire quattro bustine per battuta, abbinata ad un’astucciatrice. In seguito al rapido aumento delle richieste del mercato, a queste due macchine fece seguito l’acquisto di una seconda imbustatrice a sei buste con relativa astucciatrice. 

Nel 1985 Licenziati decise di mettersi in proprio acquisendo una piccola azienda farmaceutica svizzera, la IBSA SA (Institute Biochimique SA) di Lugano. Nel passaggio alla nuova azienda, Licenziati chiamò con sé alcuni dei tecnici di fiducia che avevano lavorato con lui in precedenza: in questo modo non si  interruppe il collaudato rapporto di collaborazione esistente con Marchesini Group, anzi si intensificò grazie all’ordinazione di ulteriori macchine e linee per far fronte al graduale sviluppo di nuove formulazioni.

Con il tempo la collaborazione tra i due Gruppi si è costantemente rafforzata, evolvendo in una sorta di rapporto storico e privilegiato: negli ultimi 19 anni Marchesini Group ha fornito all’azienda svizzera astucciatrici, etichettatrici, blisteratrici, macchine per il riempimento primario e confezionamento secondario, oltre a intubettatrici ed incartonatrici automatiche per coprire produzioni specialistiche e complesse (capsule molli, fiale siringa, fiale tradizionali in asepsi). L’acquisto di queste soluzioni - attrezzature ad alta tecnologia destinate a produzioni molto specifiche, relativamente ancora poco diffuse nel panorama farmaceutico italiano - ha comportato per la filiale italiana di IBSA un investimento di 15 milioni di euro. Tra gli ordini più recenti, due macchine targate CMP Phar.ma, il marchio della galassia Marchesini Group specializzato nell’ispezione e nel controllo dei prodotti farmaceutici.

Oggi il gruppo IBSA dà lavoro ad oltre 2.000 persone, dispone di un listino di prodotti farmaceutici che copre dieci aree terapeutiche, è titolare di 82 famiglie di brevetti, è presente con i suoi prodotti in oltre 80 paesi del mondo e nel 2019,con gli stabilimenti svizzeri ed italiani, ha raggiunto un fatturato di oltre 600 milioni di euro.

Marchesini Group prosegue con il suo impetuoso percorso di crescita, che l’ha portata a raggiungere un fatturato di 441 milioni di euro nel 2019. Ultime operazioni di rilievo, la vendita a un cliente russo di macchine per il confezionamento del vaccino Sputnik; la spedizione, che sarà a breve bissata, di macchine CMP Phar.ma al cliente messicano Liomont per il confezionamento del vaccino Astra Zeneca e l’apertura di una Beauty Division: 5.000 metri quadri di nuovi stabilimenti che rafforzeranno il Gruppo nel comparto cosmetico.